Nuova Riveduta:

Levitico 22:9

Osserveranno dunque ciò che ho comandato, affinché non portino la pena del loro peccato e muoiano per aver profanato le cose sante. Io sono il SIGNORE che li santifico.

C.E.I.:

Levitico 22:9

Osserveranno dunque ciò che ho comandato, altrimenti porteranno la pena del loro peccato e moriranno per aver profanato le cose sante. Io sono il Signore che li santifico.

Nuova Diodati:

Levitico 22:9

I sacerdoti osserveranno dunque ciò che ho comandato, altrimenti porteranno la pena del loro peccato e moriranno per aver profanato le cose sante. Io sono l'Eterno che li santifico.

Riveduta 2020:

Levitico 22:9

Osserveranno dunque ciò che ho comandato, affinché non portino la pena del loro peccato, e muoiano per aver profanato le cose sante. Io sono l'Eterno che li santifico.

La Parola è Vita:

Levitico 22:9

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Levitico 22:9

Osserveranno dunque ciò che ho comandato, onde non portino la pena del loro peccato, e muoiano per aver profanato le cose sante. Io sono l'Eterno che li santifico.

Ricciotti:

Levitico 22:9

Osservino i miei comandamenti, per non divenir rei di peccato, e morire nel santuario dopo averlo profanato. Io il Signore che li voglio santi.

Tintori:

Levitico 22:9

Osservino i miei comandamenti per non cadere in peccato e non morire nel Santuario, dopo averlo profanato. Io sono il Signore che li santifico.

Martini:

Levitico 22:9

Osservino i miei comandamenti, affinché non cadano in peccato, e non muoiano nel santuario dopo d'averlo profanato. Io il Signore, che li santifico.

Diodati:

Levitico 22:9

Osservino adunque ciò che io ho comandato che si osservi, e non si carichino di peccato, e non muoiano per esso, se profanano questa mia ordinazione. Io sono il Signore che li santifico.

Commentario abbreviato:

Levitico 22:9

Capitolo 22

Leggi che riguardano i sacerdoti e i sacrifici.

- In questo capitolo abbiamo leggi differenti che riguardano i sacerdoti e i sacrifici, tutto per preservare l'onore del santuario. Ricordiamo con gratitudine che il nostro grande Sommo Sacerdote non può essere impedito da nessuna cosa nello svolgimento dei suoi compiti. Ricordiamo anche che il Signore ci chiede di riverire il suo nome, le sue verità, le sue ordinanze e i suoi comandamenti. Teniamoci lontano dall'ipocrisia ed esaminate noi stessi riguardo alle nostre contaminazioni peccaminose affinché siamo purificati dal sangue di Cristo e santificati dallo Spirito. Chiunque tenta di espiare il proprio peccato o persevera nell'orgoglio di un auto-giustizia, fa un grande affronto a Cristo, come colui che siede alla tavola del Signore gratificato però dalle lussurie peccaminose. Il ministro che ama le anime non può inoltre sopportare che essi continuino a camminare in una strada pericolosa. Egli deve invitarli non solo a pentirsi dei loro peccati e abbandonarli, ma a mettere la totale fede nell'espiazione di Cristo, per mezzo della fede nel suo Nome, per essere perdonati e accettati da Dio. Solo il Signore li renderà così santi, come il suo popolo.

Riferimenti incrociati:

Levitico 22:9

Lev 10:1,2; 16:2; Eso 28:43; Nu 18:22,32

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